PERCHÉ È IMPORTANTE UN CORRETTO TRATTAMENTO DEI REFLUI CIVILI
Così come avviene per i reflui industriali, anche i reflui civili necessitano di essere sottoposti a trattamenti speciali. Lo smaltimento delle acque reflue, infatti, è da sempre al centro dell’interesse pubblico legato al problema della salute umana e della sicurezza igienica.
Con la crescita dei grandi centri urbani e lo sviluppo del tessuto industriale è diventato sempre più indispensabile allontanare le acque reflue tramite sistemi fognari adeguati ai centri residenziali. Questo perché inizialmente le acque di scarico venivano immesse in un unico punto all’interno del corso d’acqua a valle della città, e ciò comportava importanti disequilibri ecologico-ambientali.
La cattiva gestione degli scarichi, sia civili che industriali, fino ad epoche molto recenti ha costituito il fattore determinante per lo sviluppo e la diffusione di gravissime epidemie di malattie come il colera, la dissenteria e l’epatite. Da qui la necessità di depurare tutte le acque di scarico prima della loro immissione in fiumi, mari, laghi e terreni attraverso trattamenti che riproducono le modalità della natura, al fine di scongiurare la diffusione di ulteriori malattie e la produzione di inquinamento ambientale.
QUALI SONO I REFLUI CIVILI
Così come si apprende dal D.L. 152/06, bisogna distinguere le acque reflue industriali da quelle domestiche ed urbane.
L’art. 74 del Decreto fa chiarezza sulla definizione delle acque reflue domestiche, delimitandone il significato a tutti quegli scarichi provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche (quali alberghi, scuole, caserme, uffici pubblici e privati, impianti sportivi e ricreativi, negozi al dettaglio ed all’ingrosso e bar).
Tra le acque reflue domestiche è possibile distinguere:
- le acque bianche, ritenute non pericolose per la salute pubblica poiché derivanti dal dilavamento di tetti, strade, giardini e cortili ad opera di pioggia, neve e grandine;
- le acque nere, prodotte dagli scarichi delle cucine (acque saponate grasse per la presenza di detersivi e residui di cibo oleosi) e dei bagni (tra cui si distinguono le acque fecali e le acque grigie, moderatamente sporche in quanto provenienti da docce, vasche da bagno, lavatrici e lavandini).
Diverse, invece, sono le acque reflue urbane (o scarichi civili), che comprendono le acque di rifiuto domestiche e, se la fogna è di tipo unitario, anche le acque cosiddette di ruscellamento, nonché acque pluviali o provenienti dal lavaggio delle strade. In particolare, questa tipologia di scarichi può contenere non solo le stesse sostanze presenti nei reflui domestici in concentrazione diversa, ma anche una serie di microinquinanti quali idrocarburi, detergenti, detriti di gomma, pesticidi, eccetera.
COME TRATTARE I REFLUI CIVILI
Una delle principali caratteristiche dei reflui urbani è la biodegradabilità, che ne rende possibile la depurazione attraverso trattamenti biologici. Se, infatti, per i reflui industriali vengono applicati sistemi depurativi misti, che combinano processi biologici a processi chimico-fisici, per le acque reflue civili gli interventi si basano principalmente su processi biologici in quanto costituite prevalentemente da sostanze biodegradabili.
Il trattamento dei reflui civili avviene all’interno di depuratori a servizio degli scarichi civili con lo scopo di rimuovere tutti gli agenti contaminanti e ridare vita a nuove acque depurate.
L’impianto di trattamento prevede due linee specifiche, una dedicata alle acque e una ai fanghi. Nella linea acque, in particolare, vengono trattati i liquami grezzi provenienti dalle reti fognarie e comprendono di norma tre diverse fasi:
- pretrattamento, utilizzato per la rimozione di parte delle sostanze organiche sedimentabili contenute nel liquame. Questo stadio comprende le operazioni di grigliatura, sabbiatura, sgrassatura e sedimentazione primaria;
- ossidazione biologica, ossia un processo di tipo biologico utilizzato per la rimozione delle sostanze organiche sedimentabili e non sedimentabili contenute nel liquame. Questo secondo stadio comprende le operazioni di aerazione e sedimentazione secondaria;
- trattamenti ulteriori, destinati ad abbattere il contenuto di quelle sostanze che non vengono eliminate durante i primi due trattamenti.
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IL RICICLO DEI REFLUI CIVILI
Il trattamento delle acque reflue civili diventa così fondamentale per restituire alla natura un bene prezioso come l’acqua in condizioni ottimali. La scarsità di piogge, l’enorme spreco di acqua e i preoccupanti cambiamenti climatici e ambientali spingono a trovare sempre più sistemi all’avanguardia che consentano la depurazione di questi reflui.
Grazie ad un corretto trattamento siamo oggi in grado di poter riutilizzare soprattutto le acque nere nell’irrigazione per esempio di giardini, parchi, aree spartitraffico, campi da golf e le acque grigie nell’alimentazione dei servizi interni delle abitazioni domestiche, come lo scarico dello sciacquone del wc.